Manteniamo viva l’identità del nostro territorio, attraverso il suo dialetto.
Camminare nella natura attraverso le stagioni è un esercizio di memoria. Spesso lo faccio con mio padre e nel camminare incontriamo parole del nostro dialetto. Pezzi di storia, pezzi di memoria, pezzi di noi.
Qui le parole di novembre, ritrovate camminando nella campagna di Coreno Ausonio (FR).
[riprese Sergio Monetta; starring il signor Tonino aka mio padre]
Cosa è Parole di memoria
Attraverso le parole del nostro dialetto recuperiamo ogni mese ricordi e manteniamo viva l’identità del nostro territorio, che è anche la nostra.
Partiamo a novembre, da Coreno Ausonio (FR), il “mio posto”.
Scopriamo le parole di questo mese e la storia che raccontano, nel loro piccolo. Ci aiuta mio padre, il “signor Tonino” come (secondo me) felicemente ribattezzato dalla mia amica ig @ladydiprovincia.
Le parole di novembre che trovate nel video :
– chiàtema – scocciacannàte – ventrìscu + un modo di dire sul tempo incerto.
Parole di memoria è una rubrica mensile che serve in primis a noi, per riconoscere le radici e non perderle. Speriamo piaccia anche a voi.
Promettiamo di migliorare nelle prossime uscite!
#paroledimemoria #caffeconrose

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PS: di Coreno Ausonio sentirete ancora molto parlare, intanto qui un po’ di riferimenti geografici, come ben sintetizzati da qualche compaesano volenteroso su Wikipedia.
“Coreno Ausonio si trova a 318 m s.l.m., su un altipiano posto sul fianco sud-ovest del Monte Maio (m 940), facente parte della Catena dei Monti Aurunci. L’abitato non dispone di un unico centro storico, ma è diviso nei suoi caratteristici antichi rioni, costruiti di solito intorno a un solo casale originario che s’ingrandiva, stanza dopo stanza, per via dell’incremento demografico delle famiglie, che prendevano i nomi degli edificatori primordiali.
Il territorio comunale presenta le caratteristiche di un territorio montano che digrada a uno collinare, con un andamento da nord-est a sud-ovest. Le altre cime dei monti Aurunci, presenti nel territorio, sono il monte Rinchiuso (778 m), il monte Feuci (830 m) e il monte Reanni (554)” (…)
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Se interessati al tema della memoria, consiglio:
Piccolo museo del diario “Senti la Storia che sussurra tra le storie?” Pieve Santo Stefano (AR)